L' AVE MARIA E IL ROSARIO


Il rosario è sia un oggetto materiale che un modo di pregare che usano i Cattolici romani nella loro devozione a Maria.
Con questo modo di pregare essi recitano cinque decine di Ave Maria, che sono intercalate ad ogni dieci da un Padre Nostro e da una brevissima meditazione detta mistero che consiste nel ricordare qualcosa che concerne la redenzione, come la intendono i Cattolici, quindi pensando anche all’intervento di Maria, infatti i due ultimi misteri si rferiscono all’assunzione di Maria ed alla sua incoronazione in cielo che non sono altro che favole.


Per facilitare la recita di tale preghiere essi adoperano un oggetto chiamato Rosario o Corona, formato da una serie di cinquanta piccoli grani incatenati tra di loro e divisi ad ogni decina da un grano un pò più grosso. I grani piccoli rappresentano le Ave Maria, mentre i più grossi i Pater Noster.

Il rosario ‘completo’ consiste nella recita di tre corone.

Parlando del Rosario si deve parlare della preghiera rivolta a Maria che porta il nome di Ave Maria, nome che gli é stato dato dai Cattolici con le parole che l’angelo Gabriele rivolse a Maria quando le apparve e la salutò, appunto: “
Ave (Ti saluto)” (vedi Luca 1:28).

Questa preghiera ha un pò più di quattro secoli di vita dato che fu introdotta al completo nel breviario nel 1568.

La preghiera dice: ‘Ave o Maria. Piena di grazia il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio prega per noi, peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte’.

Come potete vedere questa preghiera è un’invocazione a Maria nella quale ci sono anche le parole che Elisabetta rivolse a Maria quando questa l’andò a trovare; in essa Maria viene chiamata piena di grazia e madre di Dio cose che non sono vere perché Maria non era né piena di grazia e neppure la madre di Dio, ma solo una umile ancella del Signore che partorì Gesù.

Con questa preghiera i Cattolici dicono a Maria di pregare per loro in quel momento e nell’ora della loro morte, cosa che (…) Maria in cielo non può fare perché ella non può in nessuna maniera né ascoltarli e neppure intercedere per loro.

Ma io dico: ‘Ma quando mai nella Scrittura si dice che Maria volle che i discepoli di Gesù la pregassero? Ma quando mai Maria mentre era ancora viva lasciò detto loro di pregarla perché in cielo ella avrebbe potuto ascoltarli?

I Cattolici dicono le loro preghiere meccanicamente pensando di essere esauditi per la moltitudine delle loro parole: quello che importa loro è di raggiungere il numero di preghiere stabilito, niente di più.

QUESTO E' IL MODO DI PREGARE CHE CONTRADDISTINGUE I PAGANI DAI CRISTIANI; esso è vano perché Gesù ha detto:

E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano d’essere esauditi per la moltitudine delle loro parole. Non li rassomigliate dunque, poiché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate… (Matt. 6:7,8).

La preghiera insegnataci da Gesù è il Padre nostro, secondo che è scritto:

Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà anche in terra com’è fatta nel cielo. Dacci oggi il nostro pane cotidiano; e rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno(Matteo 6:9,13)

Eleviamola a Dio sotto l’impulso della grazia e con fede.
E’ chiaro però che noi credenti non siamo chiamati a dire solo questa preghiera a Dio, perché se leggiamo le epistole di Paolo vi troviamo delle particolari preghiere che quest’apostolo elevava a Dio per i fratelli [Cfr. Ef.1:15,19; 3:14,19; Fil.1:9,11; Col.1:9,12; 2:1,3; 2Tess.1:11,12] che faremo bene pure noi a innalzare con fede a Dio per i nostri fratelli.

Poi vi sono tutte quelle preghiere fatte con lo spirito, ovvero mediante lo Spirito Santo (in altra lingua) che coloro che hanno ricevuto lo Spirito Santo sono chiamati ad elevare a Dio appunto per lo Spirito Santo,[Cfr. Rom.8:26,27; Ef.6:18; Giuda 20] senza intendere quello che essi dicono a Dio.

Ed infine quelle invocazioni che rivolgiamo a Dio in circostanze particolari per noi (o per altri); prima di metterci in viaggio per chiedergli di proteggerci, in mezzo a certi pericoli, nella malattia affinché ci guarisca, o nel bisogno di qualcosa di materiale affinché supplisca al nostro particolare bisogno.

MA IN TUTTI QUESTI CASI LE PREGHIERE SONO RIVOLTE A DIO.

Infine, per quanto riguarda l’oggetto materiale fatto di grani di cui si usano i Cattolici romani per pregare bisogna dire che esso è di origine pagana perché viene usato dai tempi antichi sia tra i Buddisti che tra i Mussulmani, quindi è un’usanza, quella di pregare con il rosario, che affonda le sue radici nel paganesimo.



Tratto da:
G.Butindaro, La Chiesa Cattolica Romana


Vediamo alcune notizie da : The Catholic Encyclopedia volume 13, pagina 185, articolo "Rosary" :

"In quasi tutte le nazioni incontriamo qualcosa di simile, allo scopo di contare le preghiere..... nell'antica Ninive....per secoli tra i Musulmani una collana di 33,66 o 99 perle è stata usata per contare i nomi di Allah...Marco Polo,nel tredicesimo secolo fu sorpreso che il re di Malabar usasse un rosario di pietre preziose per contare le sue preghiere...San Francesco Saverio ed i suoi compagni furono meravigliati di vedere che i rosari erano universalmente familiari ai Buddisti Giapponesi...."

Tra i Fenici veniva usato un rosario per contare le preghiere ad Astarte, la Dea Madre , all'incirca verso l'800 A.C. (Seymour- The Cross in Tradition, History and Art- pag.21 )

Nel Bramanesimo si è sempre usato un rosario con decine e centinaia di perle . Gli adoratori di Visnù danno ai loro figli rosari di 108 perle. Un rosario simile è adoperato dai Buddisti in Cina e Tibet. Gli adoratori di Shiva usano un rosario sul quale ripetono, se possibile, tutti i 1.008 nomi di questa divinità (Encyclopedy of Religions- vol.3- pagine 203-205)

la preghiera più spesso ripetuta, mediante il Rosario,è l' "Ave Maria" della quale The Catholic Encyclopedia dice:

"Non esiste traccia, seppur minima, dell'Ave Maria quale preghiera di accettata formula devozionale prima dell'anno 1050 " (vol .7 pag.111, articolo " Hail Mary")



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