Sulla “canonizzazione” di Karol Wojtyla e Giuseppe Roncalli


Il 27 aprile 2014 Francesco presiederà la cerimonia di “canonizzazione” di Giuseppe Roncalli (Giovanni XXIII) e di Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II), il “papa” che giunse perfino a baciare il corano, libro “sacro” ai mussulmani che per chi non lo sapesse tra le altre cose nega la Santissima Trinità, la Divinità di Gesù Cristo e quindi che Gesù è il Figlio di Dio e che contiene numerose esortazioni all’omicidio, all’odio, alla violenza e all’impurità (tra l’altro anche Francesco ha definito i mussulmani suoi fratelli).

La vera origine della pratica di confessare i peccati al prete

Durante i primi secoli, nella Chiesa si cominciò a prescrivere che colui che fosse caduto in qualcuno dei peccati per i quali la Chiesa aveva stabilita una penitenza in segno di ravvedimento, confessasse il suo peccato nella raunanza e venisse poi sottoposto alla penitenza canonica. 

In altre parole inizialmente la confessione per alcuni peccati avveniva pubblicamente e dopo di essa il vescovo assegnava al penitente la penitenza prescritta dai canoni sinodali che variava a secondo del peccato commesso; e dopo che il penitente era passato per tutti i gradi della sua punizione (che poteva durare anche molti anni) veniva riconciliato con la Chiesa e ammesso alla cena del Signore. 

Perché non credere alle dottrine della Torre di Guardia


Gli insegnamenti contenuti nella Bibbia sono in netto contrasto con le dottrine divulgate dalla Torre di Guardia (l’Organizzazione che si occupa della diffusione delle dottrine geoviste, conosciuta anche come Watch Tower). Quindici delle loro principali dottrine sono di seguito confutate concisamente

Flagellanti e Battenti


Qui siamo a Guardia Sanframondi (Benevento), dove si svolge l’antico rito di penitenza dei flagellanti e dei battenti che, umiliando il proprio corpo, esprimono la loro devozione alla ‘Vergine Assunta’. Centinaia e centinaia di persone incappucciate si comprimono il petto scoperto con una spugna di spilli, graffiandosi e percuotendosi.

Quando le immagini e le reliquie furono messe sullo stesso piano del Vangelo



Per comprendere come si è introdotta nel cristianesimo questa tendenza alla rappresentazione della divinità è necessario fare storia e risalire ai primi secoli del cristianesimo quando la questione divenne una drammatica disputa teologica, tra quelli che abolivano il culto alle immagini religiose e quelli che invece lo sostenevano.

Per cui i primi vennero chiamati iconoclasti e gli altri iconolatri.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...